venerdì 29 gennaio 2016

Più di 10 mila dollari da Google per il ricercatore Sanmay Ved, che era riuscito ad acquistare a 12 dollari il dominio Google.com per un minuto

Lo scorso mese di ottobre il caso di Sanmay Ved, l'uomo che per un minuto ha posseduto il dominio Google.com. Lo aveva comprato alla modica cifra di 12 dollari, probabilmente per un mancato aggiornamento del sistema di sottoscrizione, e la società se lo era ripreso un minuto più tardi.

"Ho pensato che si trattasse di un errore, ma sono riuscito a portare a termine l'operazione", aveva dichiarato. Se Google.com fosse finito nelle mani sbagliate la situazione si sarebbe potuta trasformare in una catastrofe, visto che Ved ha avuto per un minuto accesso alla dashboard per il webmaster. Proprio per questo la compagnia ha deciso di gratificare il ricercatore con un premio pari a "più di 10 mila dollari" in base a quanto dichiarato nei mesi scorsi da Ved.

In un post scritto lo scorso giovedì Google ha pubblicato la cifra esatta: "La nostra ricompensa economica per Sanmay era inizialmente di 6.006,13 dollari, che è lo spelling numerico di Google". La società ha poi deciso di raddoppiare la cifra quando Sanmay Ved ha rivelato di voler donare l'intera ricompensa all'organizzazione di carità The Art of Living India. L'offerta da parte di Google non era altro che un assurdo gioco di numeri e lettere, una cosa che di certo non ci si aspetta da un colosso miliardario.

Ma il caso di Ved non è di certo stato l'unico nel suo genere per la compagnia di Mountain View. Nel 2015 la società madre Alphabet aveva riacquistato un po' di azioni al prezzo di 5.099.019.513,59 dollari. Si tratta della radice quadrata di 26, pari al totale del numero di lettere con cui è composto l'alfabeto della lingua inglese, moltiplicata per un miliardo. Ma questo particolare modo di operare di Google risale ancora a qualche anno prima, quando nel 2011 Google offriva 3,14159 miliardi di dollari (la cifra del Pi greco, moltiplicata per un miliardo), per i brevetti di Nortel.

Nel post si legge che Google ha pagato 2 milioni di dollari lo scorso anno a più di 300 hacker e ricercatori di sicurezza. E c'è anche una curiosità nel report: la "taglia" più proficua è stata destinata a Tomasz Bokarski, il quale ha trovato una falla di sicurezza nel modulo web che Google utilizza per ricevere le segnalazioni dei problemi di sicurezza.