martedì 4 aprile 2017

Cos'è il business plan e come crearlo bene


Per qualsiasi iniziativa d’impresa, non solo se appartenente ad un settore innovativo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, un documento programmatico, strategico e analitico dalle molte e differenti finalità.
Il business plan rappresenta il progetto imprenditoriale di un’azienda. Si tratta di un documento che delinea e riepiloga linee strategiche, obiettivi, pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria. Per questo viene anche definito piano previsionale, piano di fattibilità, oppure semplicemente piano aziendale.

Contiene le descrizioni (per esempio la scheda personale dei soci), i numeri (stato patrimoniale, conto economico e prospetto di tesoreria) ed analisi di riscontri tecnici, logici, qualitativi e quantitativi.

Il business plan in genere viene redatto:
- all’apertura di un’impresa per verificare se l’idea è realizzabile;
- in seguito a una richiesta di finanziamento;
- per ristrutturazioni, ampliamenti, diversificazioni e integrazioni con altre strutture.

Si tratta perciò di un documento flessibile che ha una doppia funzione:
- interna: chiarisce all´imprenditore la conseguenza di precise scelte in presenza di determinati presupposti;
- esterna: ha lo scopo di presentare il progetto a terzi (potenziali nuovi soci, banche, altri finanziatori).
Partecipano alla stesura del business plan l´imprenditore, che descrive in modo compiuto il prodotto o il servizio da offrire al mercato, il management, che aiuta dal punto di vista tecnico-operativo l´imprenditore ed altri consulenti: esperto dimarketing, tecnici, avvocati, consulenti del lavoro. Infine il professionista (in genere il commercialista o il consulente aziendale), che elabora in modo logico e congruente i numeri forniti dai soggetti al fine di riepilogare gli aspetti patrimoniali, reddituali e finanziari.
Destinatari del business plan sono  l´imprenditore (singola persona fisica oppure compagine di soci), i soci futuri. La compagine sociale originaria potrebbe variare, perciò gli eventuali soggetti chiamati a sottoscrivere una quota o un aumento del capitale sociale o a confermare la loro intenzione di sostenere lo sviluppo societario devono poter conoscere le stime di redditività in senso ampio del loro capitale investito. Inoltre abbiamo i soggetti finanziatori ordinari (ad esempio, banche e istituti di credito) e straordinari (come istituzioni pubbliche per l´erogazione di fondi speciali, a fondo perduto o a tasso agevolato, ad esempio), il management: tutti i collaboratori dell´imprenditore con responsabilità di gestione
Sono tre i punti che non possono mancare nella stesura del business plan:
    Obiettivi dell’impresa
    Ricerca di mercato e relativo piano di marketing
    Conto economico

Può essere strutturato nelle seguenti sezioni sezioni:
- Descrizione del progetto. Si tratta della descrizione sintetica dell'idea imprenditoriale, con una definizione analitica di ogni prodotto e di ogni servizio che si intende offrire, le caratteristiche tecniche, i materiali, i punti di forza e di debolezza, gli aspetti innovativi, il prezzo (il tutto comparato alla concorrenza).

- La forma giuridica della società.

- La compagine sociale e l'organico. In questo capitolo è necessario evidenziare il profilo dei soci, con un'indicazione delle qualifiche professionali e delle esperienze precedenti, ruoli e funzioni interne ed esterne, struttura dei compiti e relazioni. È buona prassi mettere in evidenza anche il sistema di coordinamento e di gestione delle risorse umane.

- L'analisi del mercato. Prima di avviare un'attività qualsiasi, è bene compiere un'accurata ricerca di mercato. In questa parte del business plan è opportuno evidenziare i risultati della ricerca di mercato, il target di riferimento, il trend di settore, la concorrenza, la struttura distributiva tradizionale del prodotto e del servizio che si intende offrire.

- La strategia di marketing. Nel definire il piano è possibile utilizzare la regola delle quattro P: prodotto, prezzo, place (distribuzione), promozione. Non bisogna dimenticare di individuare il profilo del consumatore ideale.

- Strumenti e prassi per il raggiungimento dell'obiettivo imprenditoriale. Si tratta di precisare tutti gli strumenti necessari al raggiungimento dell'obiettivo aziendale. È importante descrivere anche la sede produttiva (dimensioni, ubicazione, tipo di immobile, contratto di affitto-acquisto, lavori di ristrutturazione, limiti, vantaggi...) e, in caso, l’elenco dei fornitori di materie prime così come il disegno tecnico, il processo di produzione o di erogazione del servizio, il controllo qualità, i macchinari o le tecnologie utilizzate.

- Gli aspetti organizzativi della società. E’ importante definire un piano per la gestione delle risorse umane, il numero dei dipendenti a ogni livello e il curriculum professionale di tutte le figure dirigenziali, sottolineandone i punti di forza.

-Tipologie contrattuali e formule di collaborazione. Descrivere il piano di assunzione di nuovo personale, i percorsi di carriera, i progetti di formazione ed anche orari e turni di lavoro.

- Piano finanziario, per evidenziare i dati economico-finanziari: piano di start-up con le fonti di finanziamento (se necessarie), metodi e tempi di rimborso.

- Promozione e pubblicità. Indicare in modo più dettagliato i piani di comunicazione pubblicitaria. In particolare, è bene individuare gli strumenti più idonei alla promozione dell'attività dell'impresa, il messaggio oggetto della comunicazione , il tipo di investimento da sostenere nei primi anni.

- La motivazione.Si tratta di una parte molto personale, dove l'imprenditore esprime quali sono le ragioni profonde che lo inducono a iniziare la nuova attività. Se ben formulata, rappresenta il vero valore aggiunto del business plan.